sabato 8 novembre 2014

Continuano le proteste degli specializzandi in medicina dopo l'ennesimo test irregolare






Cinquemila borse di studio per gli studenti specializzandi nelle professioni mediche sono state sospese a seguito di una svista del Cineca, il consorzio che si è occupato di organizzare il servizio dei test d'ingresso a cui hanno partecipato circa 12mila aspiranti studenti suddivisi in differenti sezioni. E' accaduto però che agli aspiranti di una sezione (area medica) siano stati sottoposti i quesiti di un'altra (servizi clinici) e viceversa. Una situazione che ha gettato nel panico il Miur ( Ministero Istruzione Università Ricerca ), che ha dovuto agire perentoriamente per evitare il caos. Molti ricorsi, infatti, sono già stati presentati e molti ancora sono previsti e gli studenti sono scesi in piazza per manifestare per i propri diritti . Un cospicuo numero di studenti, si è, infatti, riunito nel piazzale di Viale Trastevere a Roma, il 5 novembre, sull'onda dell'indignazione e del panico, organizzandosi attorno ad un comitato che nasce su iniziativa del gruppo Facebook " Medici- 12 000 borse - Dimissioni Giannini ", del S.I.G.M (Segretariato italiano giovani medici http://www.giovanemedico.it ), del’Anaao ( http://www.anaao.it ) , il Comitato aspiranti specializzandi e l’Unione degli universitari ( Udu ) .


L'obiettivo della mobilitazione è di ottenere chiarezza sull'accaduto e avere rassicurazioni riguardo il futuro dei circa dodicimila che hanno preso parte ai test . Il ministro Giannini aveva inizialmente disposto la ripetizione dei test per il 7 novembre, questo aveva messo in dubbio i risultati del primo test e portato sul piede di guerra molti studenti . Le richieste degli specializzandi in piazza sono state : ottenere trasparenza sui risultati, come ha sostenuto Mattia Kolletzek, coordinatore del movimento italiano specializzandi, secondo il quale sarebbe necessario " che vengano resi noti non solo i punteggi totali, ma anche i punteggi “scorporati” per singola prova, addizionati ad eventuali punti addizionali legati al curriculum " ; una sanatoria parziale per le borse di studio, chiedendo almeno l’aumento di duemila contratti ; una garanzia per l'accesso ai percorsi di specializzazione ; una tutela maggiore per gli studenti tirocinanti nei policlinici universitari, che a fronte di uno stipendio di 1500 euro al mese netti, piuttosto che per imparare la professione, vi lavorano per turni di più di 14 ore al giorno.


La polemica non si è chiusa con l'ultima decisione del Ministero di convalidare le prove, stilando le classifiche sulla base di 28 dei 30 quesiti presentati . Molti studenti preferirebbero ripetere l'esame, altri ancora chiedono l'ammissione di tutti i dodicimila studenti che hanno preso parte ai test, c'è chi invece, come Walter Mazzucco del Sigm, sostiene che l'ammissione di tutti i concorrenti sarebbe impraticabile, per cui il Ministero dell'Istruzione dovrebbe stanziare i fondi aggiuntivi necessari a salvaguardare i meritevoli, e quindi coloro che con entrambe le graduatorie, la prima che tiene conto dei punteggi ottenuti con tutti e trenta i quesiti, e la seconda che esclude i due quesiti " neutralizzati " dal Miur , avrebbero superato il concorso . Mentre ulteriori ricorsi e una class action del Codacons sono all'orizzonte, e gli specializzandi chiedono le dimissioni del ministro Giannini, staremo a vedere quali saranno i prossimi sviluppi della situazione .



Fonti : http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/04/concorso-specializzazione-medicina-protesta-degli-studenti-caos-ricorsi/1191848/

http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/SCUOLAEUNIVERSITA/medicina_test_miur_studenti/notizie/993203.shtml




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