Cinquemila borse di studio per gli
studenti specializzandi nelle professioni mediche sono state sospese
a seguito di una svista del Cineca, il consorzio che si è occupato
di organizzare il servizio dei test d'ingresso a cui hanno
partecipato circa 12mila aspiranti studenti suddivisi in differenti
sezioni. E' accaduto però che agli aspiranti di una sezione (area
medica) siano stati sottoposti i quesiti di un'altra (servizi
clinici) e viceversa. Una situazione che ha gettato nel panico il
Miur ( Ministero Istruzione Università Ricerca ), che ha dovuto
agire perentoriamente per evitare il caos. Molti ricorsi, infatti,
sono già stati presentati e molti ancora sono previsti e gli
studenti sono scesi in piazza per manifestare per i propri diritti .
Un cospicuo numero di studenti, si è, infatti, riunito nel piazzale
di Viale Trastevere a Roma, il 5 novembre, sull'onda
dell'indignazione e del panico, organizzandosi attorno ad un
comitato che nasce su iniziativa del gruppo Facebook " Medici- 12 000 borse - Dimissioni Giannini ", del S.I.G.M
(Segretariato italiano giovani medici http://www.giovanemedico.it ), del’Anaao ( http://www.anaao.it ) , il Comitato
aspiranti specializzandi e l’Unione degli universitari ( Udu ) .
L'obiettivo della mobilitazione è di
ottenere chiarezza sull'accaduto e avere rassicurazioni riguardo il
futuro dei circa dodicimila che hanno preso parte ai test . Il ministro Giannini aveva inizialmente disposto la ripetizione dei test
per il 7 novembre, questo aveva messo in dubbio i risultati del primo
test e portato sul piede di guerra molti studenti . Le richieste
degli specializzandi in piazza sono state : ottenere trasparenza sui
risultati, come ha sostenuto Mattia Kolletzek, coordinatore del
movimento italiano specializzandi, secondo il quale sarebbe
necessario " che vengano resi noti non solo i punteggi totali,
ma anche i punteggi “scorporati” per singola prova, addizionati
ad eventuali punti addizionali legati al curriculum " ; una
sanatoria parziale per le borse di studio, chiedendo almeno l’aumento
di duemila contratti ; una garanzia per l'accesso ai percorsi di
specializzazione ; una tutela maggiore per gli studenti tirocinanti
nei policlinici universitari, che a fronte di uno stipendio di 1500
euro al mese netti, piuttosto che per imparare la professione, vi
lavorano per turni di più di 14 ore al giorno.
La polemica non si è chiusa con l'ultima decisione del Ministero di convalidare le prove, stilando le
classifiche sulla base di 28 dei 30 quesiti presentati . Molti
studenti preferirebbero ripetere l'esame, altri ancora chiedono
l'ammissione di tutti i dodicimila studenti che hanno preso parte ai
test, c'è chi invece, come Walter Mazzucco del Sigm, sostiene che
l'ammissione di tutti i concorrenti sarebbe impraticabile, per cui il
Ministero dell'Istruzione dovrebbe stanziare i fondi aggiuntivi
necessari a salvaguardare i meritevoli, e quindi coloro che con
entrambe le graduatorie, la prima che tiene conto dei punteggi
ottenuti con tutti e trenta i quesiti, e la seconda che esclude i due
quesiti " neutralizzati " dal Miur , avrebbero superato il
concorso . Mentre ulteriori ricorsi e una class action del Codacons
sono all'orizzonte, e gli specializzandi chiedono le dimissioni del ministro Giannini, staremo a vedere quali saranno i prossimi
sviluppi della situazione .
Fonti : http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/04/concorso-specializzazione-medicina-protesta-degli-studenti-caos-ricorsi/1191848/
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/SCUOLAEUNIVERSITA/medicina_test_miur_studenti/notizie/993203.shtml
Fonti : http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/04/concorso-specializzazione-medicina-protesta-degli-studenti-caos-ricorsi/1191848/
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/SCUOLAEUNIVERSITA/medicina_test_miur_studenti/notizie/993203.shtml
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