giovedì 27 giugno 2013

Erasmus raddoppia: programma aperto a 4 mln partecipanti

Erasmus raddoppia: programma aperto a 4 mln partecipantiErasmus raddoppia: programma aperto a 4 mln partecipanti
BRUXELLES - C'e' l'accordo tra le istituzioni europee sul nuovo programma Erasmus, che nei prossimi sette anni aiutera' quattro milioni di persone a studiare o a effettuare una formazione all'estero: lo ha annunciato la presidenza di turno irlandese dell'Ue. L'intesa prevede lo stanziamento di 16 miliardi di euro tra il 2014 e il 2020 per una serie di programmi di formazione, con un aumento del 43% rispetto a quanto era stato concesso tra il 2007 e il 2013.

''Si tratta di una notizia eccezionale per gli studenti, gli insegnanti e i giovani europei: in tempi di crisi e' essenziale che l'Europa continui a investire nel capitale umano'', ha commentato il vicepresidente della commissione Cultura del Parlamento Ue, il liberaldemocratico danese Morten Lokkegaard. L'accordo raggiunto prevede la creazione di un nuovo programma, chiamato 'Erasmus ', che riunira' tutti i precedenti meccanismi europei incentrati sull'educazione, la formazione, la gioventu' e lo sport.

Il numero di persone che ricevera' una borsa di studio dall'Ue sara' quasi il doppio rispetto al passato, moltiplicando cosi' le opportunita' di formazione e di lavoro per i giovani europei. L'intesa annunciata dalla presidenza irlandese dovrebbe ricevere il via libera formale del Consiglio Ue e dell'Europarlamento tra luglio e settembre, ma sara' legata anche all'esito dei negoziati ancora in corso tra le istituzioni europee sul bilancio pluriannuale 2014-2020. (FONTE: Ansa)

giovedì 6 giugno 2013

NON BASTA SOLO LA LAUREA!!!

NON BASTA SOLO LA LAUREA!!!

Considerando l’importanza del collegamento tra università e mondo del lavoro ecco a voi alcune proposte che permettono ad uno studente universitario di crescere professionalmente e di acquisire quelle competenze che sono diventate essenziali per riuscire ad ottenere un’occupazione in linea con gli studi realizzati. 
Importante è il ruolo svolto dal CARECI ( http://www-old.unime.it/ateneo/careci.html) attualmente il proprio sito ha problemi tecnici), che attraverso i suoi uffici si occupa di Master, Job Placement e Trasferimento Tecnologico. Esso rappresenta il collegamento principale tra l’Università con il mondo del lavoro, permettendo allo studente universitario la possibilità di accedere ad informazioni relative a Master e Tirocini che sono un’esperienza significativa nel processo di formazione dello studente. Inoltre vi è la possibilità per le aziende di accedere agli archivi dei laureati dell’Università che presentano domanda presso l’ufficio Job Placement.
L’Università di Messina offre ai propri studenti master di primo e secondo livello, corsi di perfezionamento  con possibilità di borse di studio e agevolazioni, stage in azienda. I Master sono realizzati attraverso la collaborazione tra Careci e i vari Dipartimenti. Senza dubbio la qualità dei master non è minimamente paragonabile a quella erogata dalle Università più prestigiose a livello nazionale, ma possono rappresentare un’alternativa per coloro che avrebbero problemi, soprattutto a livello economico, nello spostarsi in una città diversa da Messina, considerando che un buon Master dura minimo sei mesi.
Da sfruttare sono anche i corsi di lingua realizzati dal CLAM (http://clam.unime.it) che offre diversi percorsi per imparare una lingua straniera (Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Russo, Cinese, Arabo) e ottenere alcune certificazioni. La lingua straniera è diventato un requisito minimo per poter sfruttare efficacemente la propria laurea soprattutto per quei settori votati all’internazionalizzazione.
Alcuni programmi come l’LLP/Erasmus, l’Erasmus Mundus che permettono un periodo di studio all’estero sono  proposti e gestiti dal Settore Relazioni Internazionali (http://relint.unime.it/). Vi è anche la possibilità di svolgere periodi di tirocinio o attività lavorativa all’estero, sulla base sia dei programmi di istruzione e formazione dell’Unione europea, sia attraverso programmi nazionali o programmi internazionali su base bilaterale.

sabato 1 giugno 2013

Intervista a Salvo Di Chiara.Il primo degli Eletti dell’UDU


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Salvo Di Chiara CNSU
Salvo Di Chiara CNSU
Con 3.641 preferenze Salvo di Chiara è il primo degli eletti con la lista Udu-Rete Universitaria Nazionale alle elezioni Cnsu nell’Università di Palermo.
Come si sente ad essere stato eletto?
Sono molto emozionato ma so che è una grossa responsabilità. Ovviamente provo anche molta soddisfazione per il risultato raggiunto e per il lavoro svolto in questi anni.
Ora che è stato eletto, cosa vuole cambiare?
Innanzitutto, punto tutto su un convinto reinvestimento sul diritto allo studio. Qualsiasi Paese che voglia definirsi ‘civile’ non può che investire sull’istruzione, sulla ricerca e sulla cultura. Una volta ottenuto questo, occorre un continuo monitoraggio. A tal proposito, ricordo quanto fatto dal mio predecessore palermitano Orazio Puccio, co-autore dello stop al Decreto Profumo. Inoltre bisogna riformare il CNSU, affinché sia organo finalmente decisivo nelle politiche governative, e intensificare e regolarizzare stage e tirocini che siano davvero formativi e non mero strumento per gli imprenditori di assicurarsi lavoratori a tempo parziale gratuitamente.

Quando ha deciso di candidarsi al CNSU?
 Sapendo delle elezioni e parlando con i miei colleghi, ho deciso di propormi ad aprile.
Quale pensiero ha portato avanti durante la campagna elettorale?
Principalmente il concetto di “presenza costante”, l’importanza del dibattito e del dialogo senza mai dimenticare di essere il rappresentante di tutti gli studenti. Per tutelarli e difenderli, come ormai da anni fanno l’Udu e la Rete Universitaria Mediterranea.
Quindi questo trionfo elettorale cosa fa supporre?
Fa supporre che qui ci sono più di 10 anni di buona rappresentanza da parte dell’UDU e della RUM, che ormai collaborano da quasi 6 anni. Ma la cosa che mi dà più soddisfazione è che, nonostante i toni accesi della campagna elettorale, è stato ricompensato il lavoro e il sudore e questo perché la gente ha saputo sin dall’inizio chi votare.
Cosa sente di dire ai suoi colleghi neo eletti come lei ai principali organi accademici?
Conoscendoli da tempo so come pensano e so come lavoreranno, daranno un contributo importante rivoluzionando gli organi accademici e monitoreranno la Riforma Gelmini che sta stravolgendo il sistema universitario. Sono delle persone in gamba e dico loro “Buon Lavoro”!
(fonte Uninews24.it)