domenica 22 dicembre 2013

Ritornano a Messina le occupazioni di beni abbandonati: nasce il Movimento per il Diritto alla casa. Comunicato stampa



Comunicato stampa: Occupata la scuola di Paradiso

Oggi nella prima mattinata abbiamo occupato la ex scuola di Paradiso “Pietro Donato”. La rabbia, l'esasperazione, nonché un profondo sentimento di riscossa di tre famiglie di sfrattati e dei loro numerosi bimbi, ci hanno condotto tutti verso questa scelta obbligata. L'Amministrazione Comunale che inizialmente si era resa disponibile ad una sistemazione d'emergenza e soprattutto in tempi brevi, ha disatteso gli impegni assunti mostrando indecisione e irrisolutezza attraverso snervanti rinvii e temporeggiamenti. Se non avessimo utilizzato lo strumento dell'occupazione le famiglie avrebbero passato il Natale in mezzo ad una strada.
Tuttavia riteniamo auspicabili ulteriori confronti con questa Giunta (alla quale va riconosciuta di essersi resa disponibile per un blocco degli sfratti generalizzato) con la quale ribadire le nostre proposte per fronteggiare la crisi abitativa non piu' attraverso misure emergenziali, ma attraverso un piano casa che affronti alla radice i problemi storici di questa città.

La crisi dell'abitazione, aggravata fortemente dalla situazione economica nazionale, investe varie categorie sociali ( disoccupati, sottosalariati, precari, giovani coppie, disabili, pensionati, migranti …) sottoponendole ad una pressione ai limiti della sopravvivenza. Per questo non possiamo esitare e attendere soluzioni dall'alto che troppo spesso sono inghiottite da pastoie burocratiche, mala gestione ed incompetenza gestionale .

Riteniamo che questa prima occupazione per il diritto all'abitare sia un passo fondamentale per intraprendere un percorso di mobilitazioni cittadine da cui scaturiscano nuove politiche abitative che mettano al centro il bisogno primario della casa come diritto inalienabile e non piu' considerato come un “servizio sociale” o peggio come oggetto di scambio. Intendiamo intraprendere anche un percorso che permetta di riprendere il patrimonio comunale esistente attraverso pratiche di autorecupero, perché non possiamo pensare di appesantire questa città con altre colate di cemento , fonte di profitto per pochi, e soprattutto per bloccare la tendenza nazionale alla svendita dei patrimoni pubblici, che invece rappresentano indubbiamente una fonte di ricchezza per tutta la comunità.

Da oggi nasce a Messina il Movimento per il Diritto Alla Casa, costituito da Unione Inquilini Messina (vedi il video ndr) insieme alle famiglie di sfrattati, C.U.B., Rifondazione comunista Messina, Teatro Pinelli Occupato e aperto a chiunque voglia attivamente partecipare.

Il 25 dicembre dalle 21 si terrà la prima cena autogestita alla “Casa Paradiso Occupata” tutti invitati a partecipare e contribuire a costruire insieme una città di diritti.

Movimento per il Diritto alla Casa

Link articoli:

sabato 21 dicembre 2013

Un giorno a Catania: mobilitazione cittadina "tutto per tutti" e intervista a Federica del Collettivo Aleph

Ieri a Catania è stato un caldo giorno (quasi) invernale. Abbiamo voluto intraprendere un piccolo viaggio per raggiungere e prendere visione dell'esperienze, preoccupazioni e attività dei "nostri cugini sicliani" in una città a pochi chilometri dalla nostra, con tante differenze ma anche similitudini e stimoli condivisi-bili.
Quello che abbiamo trovato ve lo riproponiamo in questo video , che contiene parte della cronaca della manifestazione cittadina intitolata "Tutto per tutti" e nella seconda parte, dal minuto 7.20, un'intervista con una studentessa del collettivo Aleph, uno dei tanti soggetti attivi all'interno della realtà catanese che hanno portato avanti le iniziative dei mesi scorsi fino alla mobilitazione di venerdì.



La mobilitazione cittadina si ricollegava idealmente e praticamente ad un percorso di lotta già avviato che comprende al centro del progetto la riqualificazione degli spazi sociali abbandonati, soprattutto quelli di alcuni quartieri degratati e poveri di risorse. Per questo motivo nel mese scorso si era deciso di occupare uno stabile regionale universitario, che avrebbe dovuto ospitare servizi per gli studenti, Ex Collegio, poi sgomberato  proprio questa settimana dalle forze dell'ordine. Attraversando le vie dello stesso quartiere, la manifestazione si è fermata davanti ad uno stabile altrettanto abbandonato e inutilizzato, l'ex Sert, che è stato fatto oggetto di interesse da parte del corteo, ma anche di una decisa e puntualissima risposta di agenti e funzionari di polizia.
Nonostante il freddo, l'inverno ormai iniziato e il Natale alle porte, le mobilitazione non smonta e non arretra, resistendo e mantenendo le proprie posizione all'interno dei quartieri popolari, con proposte e iniziative, se non condivisibili da tuti per modalità e metodo, almeno concrete e decise. Per questo, abbiamo fatto un salto a Catania. Vogliamo perciò portare anche un po' della nostra solidarietà e un augurio (rivolto anche a noi) di poter continuare a dimostrare il vostro spirito e resistere ancora a lungo per molto tempo, riuscendo a incidere, come avete fatto, nel tessuto sociale e cittadino.


Questo il comunicato post-manifestazione del collettivo Aleph:
Oggi in piazza Roma ci siamo ritrovati in tante e tanti in occasione della manifestazione cittadina indetta da studentesse e studenti, precarie e precari, disoccupate e disoccupati. Dietro lo striscione “istruzione, casa, reddito, diritti civili, spazi sociali – TUTTO PER TUTT*”, è partito un corteo spontaneo che ha bloccato alcune importanti arterie della città.

Rivendicare il diritto ad un’istruzione libera, gratuita e di qualità; denunciare la mancata assegnazione di alloggi popolari da anni, a fronte delle migliaia di richieste di alloggio; chiedere a gran voce spazi sociali e di aggregazione; schierarsi contro al muos e alla militarizzazione della Sicilia; esprimere solidarietà ai migranti del CARA di Mineo in mobilitazione e contro le galere etniche che li tengono rinchiusi per mesi e anni: questi i temi affrontati.

Questo corteo, così variegato nei temi, eppure così compatto e determinato, è arrivato poi al quartiere che per circa un mese ha ospitato il Centro Sociale Occupato Ex Collegio, occupato dal Collettivo Aleph e sgomberato pochi giorni fa, per portare solidarietà a un gruppo di compagne e compagni anarchici che avevano, la mattina stessa, occupato gli uffici dell’ex Sert, chiusi ormai da cinque anni. Arrivato davanti le porte del nuovo spazio occupato, ha subito l’intervento fisico della polizia che, con strattoni e gomitate, ha spezzato il corteo costringendo chi era già entrato a chiudersi dentro.

Fra le persone chiuse all’interno, molti minorenni.

Dopo qualche ora di presidio sotto i vecchi uffici, si è riusciti a far uscire i manifestanti dalla struttura. Riunitosi, il corteo è ripreso ed è continuato fino a Piazza Duomo, dove è finito a seguito di un momento assembleare.

Quella di oggi è l’ennesima dimostrazione di come la volontà delle autorità sia quella di soffocare e reprimere legittime manifestazioni del pensiero, azzardando gestioni della pazzia pericolose e irresponsabili.

Nonostante questo, continueremo a vivere questa città con gli occhi di chi la vuole cambiare.
TUTTO PER TUTTI!

Studentesse e studenti, lavoratrici precarie e lavoratori precari, disoccupate e disoccupati. 


fonte: http://aleph.noblogs.org/tutto-per-tutt-manifestazione-cittadina/

Links:

Collettivo Aleph blog http://aleph.noblogs.org/
https://www.facebook.com/collettivoaleph?fref=ts

Kaos Catania: https://www.facebook.com/kaos.catania

martedì 17 dicembre 2013

La "nuova" era tra continuità e merito. Lettera dell'Osservatorio Permanente d'Ateneo sulla Legalità ed Etica

Leggiamo e diamo rilievo a questa lettera dell'OPALE (Osservatorio Permanente d'Ateneo sulla Legalità ed Etica), che riteniamo interessante per la fonte e lo sguardo alle recenti e meno-recenti evoluzioni dell'Ateneo Peloritano. Avevamo già pubblicato un articolo riguardo all'elezioni di elementi, che non spiccano di certo per novità e merito, in seno ad organi importanti quali il Consiglio d'Amministrazione e del Nucleo di Valutazione d'Ateneo. Riprendiamo l'analisi che parte da due punti di domanda a noi cari: la discontinuità con il passato e la valutazione chiara delle competenze e dei meriti nel governo d'Ateneo. Buona lettura:

Che non si dica che all'Università di Messina non si premia l'esperienza:


Lo dimostra oltre ogni possibile dubbio la composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione, nel quale transitano, senza soluzione di continuità, il Prof. Giuseppe Carini membro del CdA dal lontano 2006, la Prof. Rosa Santoro ed il Sig. Simone Gabriele Paratore, componenti del CdA uscente per il triennio finanziario 2008-2010. Costoro hanno continuato a ricoprire la carica di consigliere fino alla seduta del 27 Novembre 2013, dando prova di una dedizione che deve essergli valsa la conferma nel nuovo CdA. Poco importa la dubbia legittimità, oggetto di un indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Messina, della permanenza in carica di un organo che pur essendo decaduto nel Dicembre 2010 ha continuato a deliberare per ben tre anni, sopravvivendo finanche alla sopraggiunta entrata in vigore di una legge di riforma e di uno Statuto di Ateneo che del Consiglio di Amministrazione modificavano radicalmente competenze, composizione e criteri di selezione.
A prescindere dai profili di illegittimità sui quali altri sono chiamati ad esprimersi, resta il fatto che per tre lunghi anni la amministrazione uscente ha fatto scempio del concetto stesso di rappresentanza. Spiace che la nuova amministrazione, nel dare il segno della propria discontinuità rispetto al passato, non trovi di meglio che confermare in carica i longevi rappresentanti della gestione che la ha preceduta. Costoro, invece di rispondere come dovrebbero essere chiamati a fare, delle politiche che ci hanno condotto alla complessa situazione finanziaria odierna, cumulando i propri mandati, si ritroveranno al termine della propria esperienza ad avere maturato fino a undici anni ininterrotti e consecutivi di permanenza nell’organo che amministra il nostro Ateneo.


All'Università di Messina non solo si premia l'esperienza, ma si privilegia il merito:

Diamo infatti il benvenuto nel nuovo CdA al Dottor Leonardi, già Sindaco di Messina, già Presidente della provincia di Messina e già Direttore generale della azienda policlinico di Messina. Ebbene il Dottor Leonardi, oltre all'innegabile esperienza, vanta una condanna della Corte dei Conti a versare oltre 100mila euro per risarcire la Provincia dei danni causati attribuendo illegittimamente incarichi professionali a consulenti esterni all’ente che egli amministrava. Senza dubbio si tratta di un ottimo viatico per la attività del neo-consigliere in seno al Consiglio di Amministrazione del nostro Ateneo. Il fatto che l'attenzione della Corte dei Conti costituisca titolo preferenziale nell'accesso alle cariche di prestigio nell'Ateneo, trova conferma nella nomina del Prof. Mario Centorrino nel Nucleo di Valutazione. Del Prof. Centorrino, già prestigioso docente dell'Università di Messina, le cronache giudiziarie riportano una condanna della Corte dei Conti a un risarcimento di oltre 300mila euro, per aver illegittimamente finanziato, nella qualità di Assessore della Regione Siciliana, le integrazioni a tre progetti di formazione.


venerdì 13 dicembre 2013

Gli universitari di "I-Care" scrivono al movimento "Aut"

"Le occupazioni delle scuole cittadine dovrebbero essere l’ultimo passo di un percorso più ampio che porta alla stesura di una proposta di legge regionale sul Diritto allo studio". A scriverlo, in una lettera rivolta al movimento Aut, è il Collettivo Studentesco Universitario “I-CARE Norman Zarcone”.
Quali sono i termini di questa proposta di legge regionale? - chiede il collettivo universitario -. "Secondo l’art. 35 dello Statuto della Regione Sicilia, per proporre una legge di iniziativa popolare sono necessarie 10.000 firme di elettori, ovvero di persone maggiorenni iscritte nelle liste elettorali comunali e aventi diritto al voto. La nostra domanda allora sorge spontanea, a quale bacino di elettori vi state rivolgendo dato che gli studenti maggiorenni della città e della provincia non si avvicinano al numero richiesto?"
La proposta è dunque quella di coinvolgere gli studenti universitari, che, peraltro, potrebbero portare un prezioso contributo nella lotta per l’abolizione del numero chiuso.
E ancora, "in base alle vostre dichiarazioni Crocetta avrebbe smantellato il sistema dell’istruzione pubblica siciliana. In che modo?

martedì 10 dicembre 2013

Messina - Chi sta dietro le scuole occupate?

"Scuole occupate a Messina. Si ripete una tradizione che nel corso degli anni ha accompagnato il percorso scolastico di centinaia di studenti. Si tramanda questo rituale di anno in anno, e prosegue ancora oggi. Chi di noi non l' ha mai vissuta? Chi da protagonista, chi agendo dietro le quinte, chi magari astenendosi contrariato o altrimenti manifestando il proprio disappunto e il proprio dissenso. Una cosa è certa l' occupazione appartiene agli studenti come i banchi, i libri e la polvere dei gessetti. Spesso si liquida un fenomeno simile con la semplice frase: “ un modo per saltare giorni di scuola”. In realtà siamo davanti a un evento così peculiare che nessun aggettivo o descrizione potrebbe bastare. L' occupazione è come la vivi, ognuno ha la SUA occupazione. E' divertimento, feste, è sentirsi grande per un paio di giorni e per la prima volta, ma è anche impegnarsi seriamente,è confrontarsi con i problemi della nostra piccola realtà: la scuola!
Noi, da ragazzi un po' più “anzianotti” , è proprio di questo profilo che vogliamo parlare. Le manifestazioni, le proteste, le occupazioni sono per noi il nostro primo banca di prova. Sono le occasioni nelle quali noi ragazzi ci affacciamo al “mondo reale”, quello che si muove fuori dalle mura scolastiche, e ci esponiamo, dimostriamo a tutti che anche noi abbiamo qualcosa da dire, abbiamo voglia di fare. Sono le occasioni nelle quali la nostra generazione prova a dare una bella immagine di sé, in cui urla ciò che vuole senza mezzi termini e con tutto il fiato che ha in gola. In una parola cresciamo. E' proprio in vista di questi eventi che così ci si riunisce, ci si confronta, si programma, si organizza. Come volere negare che anche questo non sia SCUOLA!
Non pensiamo di fare retorica o di esagerare quando diciamo che le varie occupazioni, manifestazioni, sit in, autogestioni ci hanno lasciato più di Platone, Cicerone o Hegel.