martedì 20 agosto 2013

Chiudere l'Università di Messina? Chiodi contro Navarra. Cosa ne pensate? Dite la vostra.

L'idea, grande o misera che sia, viene dal governatore della regione Abruzzo Gianni Chiodi che l'avrebbe espressa tramite il famoso social network Facebook:


"No alle fabbriche delle illusioni", esordisce il presidente, paladino dei tagli agli sprechi pubblici, "non è così che ci si costruisce un futuro".

E continua portando l'esempio delle tre Università di Messina, Bari e Urbino, in fondo alle classifiche Anvur per qualità delle università italiane: " i tre atenei sono ''in fondo alla classifica dell'Anvur'' e quindi ''crederò che il governo sia impegnato a ridurre le spese (per ridurre le tasse) quando Letta e Saccomanni si recheranno a Bari, Messina o Urbino per spiegare che la chiusura e' nell'interesse dei loro figli''.

Inoltre, ha dichiarato il presidente dell’Abruzzo,  ”negli Stati Uniti “anche un obamiano di ferro qualche tempo fa ha chiuso una cinquantina di scuole pubbliche scadenti. Anche perchè si deve favorire un percorso di imitazione in senso qualitativo. Altrimenti la scadente qualità” degli atenei “continua ad essere tollerata se non perseguita per altri fini: baronie, posti di lavoro assistenziali che alla lunga peggiorano il sistema”.




Secca e piccata è arrivata poi la risposta del nuovo Rettore dell'Università di Messina, Navarra, che in pratica ha consigliato all'amministratore abruzzese di farsi gli affari propri e di non guardare in casa d'altri, attaccando il ruolo delle Regioni italiane rispetto alle spese pubbliche (dimentico, inoltre, che sono anche e soprattutto le regioni a garantire il diritto allo studio):
"E’ del tutto fuori luogo il commento del Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, il quale, tra l’altro, riprende un commento apparso oggi sul ‘Corriere della Sera”’. ”Se da un lato appaiono inadeguate – aggiunge -talune valutazioni espresse su realta’ distanti dal suo ruolo istituzionale, dall’altro sarebbe piu’ corretto che egli, in tema di sprechi, si domandasse se nell’interesse nazionale non fosse piu’ opportuno accorpare talune Regioni, come l’Abruzzo, che producono meno della meta’ della ricchezza prodotta in media nelle 20 Regioni italiane”. ”I legittimi tormenti del Presidente Chiodi su come ridurre le inefficienze del settore pubblico italiano – prosegue Navarra – apparirebbero piu’ credibili se egli, piuttosto che guardare in casa d’altri, si facesse portatore di un progetto di riassetto istituzionale con l’obiettivo di ridurre il numero delle Regioni tenendo conto della loro capacita’ di produrre ricchezza. Ricordiamo al Presidente Chiodi che le Regioni hanno rappresentato, sin dalla loro costituzione, la principale fonte di crescita della spesa pubblica nel nostro Paese”.


Cosa ne pensate?
Pur essendo studenti di una di queste tre facoltà siete d'accordo con l'idea di Chiodi per una drastica azione contro le università più scadenti, e quelle (tra cui la nostra) dove più si perpetuano sistemi immeritocratici e al fine improduttivi e dannosi per tutta la collettività?

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