domenica 13 ottobre 2013

RASSEGNA STAMPA. Prossimi appuntamenti e temi in discussione: Casa dello Studente e Biblioteca Regionale.

Martedì 15 Ottobre, si svolgerà alle 10.15 pressa l'aula del Senato Accademico, una conferenza stampa di presentazione del nuovo nucleo di delegati e responsabili delle strutture d'Ateneo (e possibilmente le loro funzioni). L'occasione è stata sfruttata dai vertici dell'Ateneo per fare un punto della situazione e dei provvedimenti dei primi 100 giorni dell'Ateneo.

Celebrazione o commemorazione? Vedremo. L'Ateneo si sta muovendo soprattutto sulla gestione del suo importante patrimonio (di strutture appunto), parte del quale  interessa e potrebbe interessare direttamente gli studenti. Non è sembrato impacciato, per esempio l'Ateneo,  nel concedere prontamente il Pala Nebiolo (nella struttura sportiva dell'Annunziata) per l'accoglienza umanitaria di profughi e rifugiati. Le altre strutture, sulle quali si è spostata l'attenzione in questi giorni, sono la Casa dello Studente e la Biblioteca regionale universitaria.

Della prima, il Sindaco, ha discusso in un tavolo insieme ai rappresentanti dell'Ateneo e del Tribunale. Non è ormai più un segreto che, nella centralissima struttura denominata appunto Casa dello Studente, ci siano da anni (se non da decenni) progetti di ampliamento del Tribunale situato lì a due passi, mentre è intenzione di molti spostare i servizi della Casa dello Studente, altrove, per esempio in un altro edificio comunale come l'ex ospedale Margherita, lungo Viale della Libertà.
Ci siamo sentiti di chiedere al nostro Sindaco, che vorremmo che gli studenti, dei quali interessi si sta parlando primariamente, sedessero in prima persona in quel tavolo, e avessero quindi delucidazioni e tranquillizzazioni su dove andranno a finire gli spazi adibiti agli essenziali servizi abitativi (e non solo).
Insomma se Casa dello Studente si chiama, si convochino ai tavoli gli studenti, con cui parlare dei loro servizi e bisogni, di cui quello di una casa per i fuori sede, è di primaria importanza.

venerdì 11 ottobre 2013

Diritto allo Studio? Eppur qualcosa si muove. Manifestazione nazionale dell'11 Ottobre 2013.



Oggi 11 Ottobre 2013, abbiamo aderito spontaneamente, come Collettivo, alle azioni di protesta nazionale per il Diritto allo Studio. Abbiamo sentito fosse nostro dovere farlo, perchè l'Italia intera sta vivendo un momento storico drammatico, e noi, come tanti altri, pensiamo che siano soprattutto  i diritti a poterla risollevare e  la cultura a poterla rilanciare. Non possiamo, quindi, non unirci al grido dei tanti che in Italia denuncian tutt'oggi, all'attivo di tutte le riforme e i decreti governativi, una carenza di forti investimenti strutturali,  una non completa assegnazione delle borse di studio, l'insufficienza di alloggi e servizi per i studenti giovani, precari e fuori sede, e in generale una politica di Welfare per il futuro della nostra generazione.

Partecipando al Corteo studentesco di oggi, indetto dall'Unione degli Studenti, e coordinamento studentesco Aut, abbiamo voluto anche aderire idealmente alla Giornata di domani, Sabato 12 Ottobre, per la difesa della Costituzione della Repubblica e la sua completa attuazione.
Per questo, siamo scesi in piazza con un messaggio, semplice e chiaro, ma allo stesso tempo forte nell'inapplicazione quotidiana della sua ovvietà (o nell'ovvietà della sua inapplicazione).
Il cartello recita parte dell'articolo 34 della Costituzione della Repubblica Italiana che riguarda il Diritto allo Studio, facente parte del Titolo II, della Parte Prima, sui rapporti etico-sociali:

"La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso" [a cui abbiamo aggiunto: ( possibilmente non truccato)].

Il riferimento ai fatti locali è altrettanto ovvio. Per questo forse avremmo potuto aggiungere "anche se privi di mezzi familistici".
Abbiamo proseguito col Corteo fino all'entrata del Rettorato dell'Università. Lì abbiamo legato con uno spago lungo le inferriate, il nostro messaggio. Che vuole consapevolmente essere un messaggio di denuncia attiva e non di discolpa.

giovedì 10 ottobre 2013

Giornata nazionale contro lo sfratto: studenti e precari per il diritto all'abitare. INTERVISTA VIDEO a R.C. e Unione Inquilini

Oggi, 10 Ottobre 2013, è stata indetta, in varie città d'Italia, la Giornata contro lo Sfratto, per porre l'attenzione sul problema abitativo che, a causa della crisi, coinvolge sempre più persone, tra cui sempre più studenti, giovani, precari e famiglie.
La probabile introduzione di una Service Tax, al posto della vituperata IMU sulla prima casa, colpirà maggiormente gli affittuari e chi si trova nel dover usufruire di un servizio abitativo, rispetto ai più tutelati locatari, che possono continuare a lucrare sulle rendite delle proprie proprietà a danno dei più bisognosi.
La Giornata contro gli Sfratti è la prima di una serie di rimostranze e manifestazioni che proveranno a portare all'attenzione della Politica,  le condizioni di chi subisce in prima persona il disfacimento del welfare, e la carenza di misure a favore dell'istruzione pubblica e della cultura per l'abbattimento della barriere sociali ed economiche, che stanno impedendo a molti la costruzione del proprio futuro.

A Messina, abbiamo icontrato e intervistato gli attivisti di Riforndazione Comunista e dell'Unione degli Inquilini che oggi hanno supportato l'iniziativa e manifestato la propria posizione, attraverso banchetti informativi in due piazze della città.





giovedì 3 ottobre 2013

Dal comitato "Io voglio restare": Generazione Ri-Costituente



Il 12 Ottobre torneremo in piazza a Roma da tutt'Italia, come parte di una generazione che vuole essere “ri-costituente”. Quella dei giovani lavoratori, atipici e autonomi, degli studenti, dottorandi e ricercatori, di tutti quei soggetti schiacciati dalla precarietà cui un tempo si sarebbe rivolta una Costituzione che aveva promesso “un’esistenza libera e dignitosa” contro il dominio degli interessi forti e dei singoli padroni. La stessa Carta, oggi calpestata da una classe politica complice del nuovo medioevo neo-liberista, che noi vogliamo tradurre nella lotta per una nuova idea di società. Siamo consapevoli che adesso, più che mai, l’unico modo di conservare lo spirito dei diritti sociali e del lavoro fondativi del nostro patto sociale è cambiare dalle fondamenta questo Paese.